Healing Gardens e attività di ortoterapia

Gli Healing Gardens del nuovo Ospedale di Alba-Bra “Michele e Pietro Ferrero” si inquadrano in un più ampio progetto che mira ad attuare nel concreto il “motto” della Fondazione Ospedale Alba-Bra: “la natura nell’ospedale, l’ospedale nella natura”. A tal fine, la Fondazione ha attivato una collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano (DiSAA) per approcciare in modo scientifico la sistemazione degli spazi aperti annessi al nuovo ospedale ASL CN 2 di Verduno e la realizzazione di giardini terapeutici da parte del progettista Giulio Senes e del suo gruppo di lavoro.
Nel 2022 l’ASL CN2 ha inoltre attivato una convenzione con l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, promotrice del master di primo livello in Orticoltura terapeutica e sociale, per avviare il progetto di tirocinio formativo denominato “Verde è Salute” tenuto dalle corsiste Paola Malvasio e Teresa Monchiero.

 

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HEALING GARDENS E ORTOTERAPIA

 

Negli ultimi 20 anni, infatti, la ricerca, scientifica ha mostrato con evidenza crescente come il contatto con la natura contribuisca in maniera determinante e con risultati oggettivi (i cosiddetti “outcomes” delle ricerche in campo sanitario) al miglioramento della salute e del benessere degli esseri umani. La gamma delle patologie e dei disturbi positivamente influenzati è estremamente varia (dalla depressione al diabete, dai disturbi dell’attenzione ai tumori, dalle malattie infettive a quelle cardiovascolari, dall’obesità alle malattie respiratorie) e afferisce a tutte e tre le sfere della salute, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “uno stato di complessivo benessere fisico, mentale e sociale e non solo assenza di malattia o infermità” (WHO, 1948).

In tale quadro, è possibile definire un healing garden come uno spazio esterno (ma anche un’area verde interna) progettato specificatamente per promuovere e migliorare la salute e il benessere delle persone (Senes, 2013). I benefici per la salute degli healing gardens derivano dall’interazione (di tipo passivo o attivo) con la natura, che i progettisti tendono a facilitare ed agevolare con il loro progetto.

Un ulteriore e sostanziale passo in avanti in termini di fruizione attiva e potenziamento dei benefici sulla salute dell’utente che fruisce di tali spazi può essere ottenuto esclusivamente attraverso la mediazione di un professionista scrupolosamente formato: l’ortoterapeuta.


 

I GIARDINI TERAPEUTICI DELL’OSPEDALE DI VERDUNO

 

La Fondazione Ospedale Alba-Bra ha promosso la realizzazione di healing gardens in grado di promuovere e supportare la salute e il benessere delle persone, al fine di garantire una migliore qualità dell’assistenza fornita presso l’ospedale ASL CN2 di Verduno.
I giardini attualmente realizzati e fruibili sono tre:

  1. Healing garden del Reparto di Radioterapia
  2. Healing garden del Reparto di Psichiatria
  3. Giardino del Commiato

 

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ORTOTERAPIA

L’American Horticultural Therapy Association, associazione internazionale di riferimento definisce l’orticoltura terapeutica come:

“la partecipazione ad attività di orticoltura agevolate da un terapista orticolturale al fine di raggiungere obiettivi specifici all’interno di un piano di trattamento sanitario, di riabilitazione o un programma vocazionale. L’orticoltura terapeutica è un processo attivo che avviene all’interno di un piano di trattamento specifico dove il processo di realizzazione delle attività è considerato terapeutico piuttosto che il prodotto ottenuto alla fine dell’attività.

L’ortoterapista è un professionista che:

  • ha seguito uno specifico corso di studi (es. master di primo livello in Orticoltura Terapeutica e sociale
  • al termine del percorso di studi deve possedere una solida base di conoscenze interdisciplinari in ambito agronomico, delle scienze umane e dei principi di terapia orticolturale (360 ore di formazione)
  • ha effettuato esperienza professionale nell’applicazione delle pratiche di terapia orticolturale (tirocinio formativo di 375 ore)

GIARDINI TERAPEUTICI

Il giardino terapeutico del reparto di Radioterapia è stato realizzato nel cavedio interno direttamente connesso con le sale del reparto da cui si può accedere attraverso la sala d’attesa ed i locali dedicati al trattamento.

Sono state realizzate vasche in muratura, di colore chiaro per favorire la luminosità del cavedio, dove è stata posizionata una ricca vegetazione (diverse specie per portamento, colorazione di foglie e tronco, epoca di fioritura) per creare un giardino rilassante, variegato per tessiture e tonalità di verde, durevole il più possibile nella stagione autunno-invernale, visibile anche dall’interno del reparto. L’area è stata dotata di tavoli e sedute per avere uno spazio di colloquio e privacy e di una piccola area per il gioco dei bimbi al fine di agevolare coloro che per necessità accedono al reparto per il trattamento portando con sé i figli.Il progetto di ortoterapia “Verde è Salute” ha implementato l’healing garden installando un sistema di coltura in idroponica che ha permesso di sperimentare attività di coltura di ortaggi insieme ai pazienti ed ai loro
caregiver durante il momento dell’attesa prima del trattamento. Il programma di attività principale è stato affiancato da altri laboratori di interazione con elementi vegetali (es. sgranatura della lavanda e realizzazione di buste profumate e saponi, talee in vaso, trapianto di bulbi, coroncine pasquali con ramo d’ulivo) con l’obiettivo principale di distogliere gli utenti dal pensiero ricorrente del proprio stato di salute e del ciclo di trattamenti.
Con l’arrivo della bella stagione, l’impianto di coltivazione degli ortaggi in idroponica ha prodotto rigogliose insalate e prezzemolo che una volta raccolti con l’aiuto degli utenti sono stati consegnati alla cucina dell’ospedale che li ha proposti nei piatti proposti ai fruitori del servizio mensa.

Il giardino annesso al reparto di Psichiatria è stato progettato al fine di favorire il contatto con elementi naturali (anche la sola vista dalle finestre del reparto) e la possibilità che l’ambiente ospedaliero possa offrire delle “distrazioni positive” ai pensieri patologici dei pazienti.
L’area esterna è stata suddivisa in più “stanze” coperte unite ad un “corpo principale” del giardino, ricco di vegetazione (diverse specie per portamento, epoca di fioritura e colori) dotato di un sentiero che crea un invito al percorso di immersione nella natura, un’area con vasche rialzate per l’ortoterapia, un’area attrezzata con tavoli e sedie per eventuali attività di gruppo e sedute di diversa tipologia (poltrone, panche e chaise longue).

Molteplici sono le attività all’aperto di cui i pazienti possono beneficiare, alcune come occasione anche di socializzazione: fumare, ascoltare musica, leggere, giocare a carte, stare con i familiari in visita, prendere il sole (“bagno di luce”), fare attività fisica e ortoterapia.
Il progetto di ortoterapia “Verde è Salute” ha proposto diversi laboratori indoor ed outdoor al fine di implementare la riconnessione dei pazienti con la natura e l’utilizzo attivo delle aree appositamente progettate nel giardino terapeutico per tali attività.
Scopo principale degli interventi di ortoterapia nel reparto di psichiatria è quello di donare momenti di benessere ai pazienti durante la loro permanenza, fornendo loro una motivazione a “prendersi cura” di fiori e piante e sostenendoli nel loro percorso personale e fornendo loro uno stimolo al cambiamento attraverso le risposte delle piante alle cure: germogliando, accrescendosi, fiorendo e fruttificando.
I laboratori programmati sono stati molteplici: sgranatura della lavanda e realizzazione di buste profumate e saponi, talee in acqua ed in vaso, bulbi dalle fioriture profumate in bicchieri trasparenti per osservarne lo sviluppo radicale ed abbellire la sala dello svago, frottage con foglie e fiori per decorare le pareti interne del reparto, sistemazione nelle vasche rialzate del giardino di bulbi di tulipano ed ortaggi per incentivare i pazienti alla cura e all’osservazione delle piante, realizzazione di mini orti in vaschetta, raccolta di semi dagli arbusti del
giardino terapeutico, coroncine decorative con elementi naturali provenienti dai boschi adiacenti all’ospedale, realizzazione di buste con rami d’ulivo per le celebrazioni dei riti pasquali in collaborazione con la Cappella dell’ospedale.

La recente pandemia da Covid ha ricordato a tutti noi come la morte sia un evento traumatico che merita di essere vissuto in un ambiente idoneo. In tal senso, la Fondazione Ospedale Alba-Bra ha ritenuto di fondamentale importanza la realizzazione di un giardino dedicato, che potesse portare sollievo nel momento del passaggio di una persona amata.
L’area di progetto è stata scelta di comune accordo con la ASL, in quanto area verde senza una specifica funzione adiacente alla Morgue.
Il giardino vuole rappresentare un utile spazio dove il congiunto possa aspettare la preparazione della salma oppure dove i parenti e gli amici del defunto (spesso più persone contemporaneamente, che magari non si
vedono da tempo) possano stringersi nel dolore e attendere il “momento del commiato” con la partenza del carro funebre.
Il progetto del giardino del Commiato ha voluto dare alla realizzazione un forte significato simbolico attraverso diversi elementi chiave progettuali:

  • due distinte aree circolari di sosta, una simboleggiante la terra (con al centro un “cerchio” fatto di erba e pietra) e una il cielo (con al centro una fontana circolare con acqua ferma che serve a “riflettere” il cielo soprastante;
  • una “soglia” simbolica del passaggio dalla terra al cielo (arco a metà del percorso);
  • un percorso, in allineamento con l’uscita della Morgue, di attraversamento del giardino, che partendo dalla “terra” attraversa l’arco di passaggio per giungere al “cielo”;
  • una zona isolata, raggiungibile con un percorso secondario segnato anche da un accenno di doppio filare, con una panchina che si affaccia sulla valle del Tanaro e fronteggia il borgo di Santa Vittoria;
  • siepi circolari a proteggere le aree di sosta (terra e cielo), per fornire una maggiore privacy;
  • orientamento delle aree di sosta pensato per consentire di vedere sempre l’uscita dalla morgue.

In aggiunta, è stato progettato il “giardino degli aromi”, rappresentato da una serie di vasche in legno per la coltivazione di specie aromatiche da parte del personale della cucina, poste al di là dell’area recintata di stoccaggio degli olii della cucina stessa. Tale area, accessibile al personale direttamente dalla strada, non interferisce minimamente con il giardino del Commiato, grazie alle siepi circolari e alle alberature previste dal progetto.

Talenti Latenti